Buon salve a tutti!
Questa settimana è stata strapiena di impegni e lo sarà anche tutto il prossimo mese, perciò voglio scusarmi per eventuali assenze o mancanza di post.
Devo anche sottolineare che la prossima settimana parto in gita scolastica in Spagna!!
E dato che non potrò portarmi dietro il mio caro e buon portatile non potrò pubblicare post :3
Ma cercherò di rendere questa settimana piena di post così da non farvene sentire la mancanza la settimana seguente, o almeno spero.
Ma ecco oggi che vi posto la recensione di "Coma una rosa d'inverno", come avrete ben notato dal libro, che potremmo anche chiamare "Il libro che è piaciuto a tutti tranne me"
ma dato che sono brava e gentile vi spiegherò anche le mie ragioni per aver odiato questo libro con tutta me stessa.
Titolo: Come una rosa d'inverno
Autore: Jennifer Donnelly
Pubblicato in USA nel 2008
Pubblicato in Italia nel 2011
Genere: romanzo storico
Casa editrice: Sonzogno
Lingua originale: inglese
Trama: La storia è ambientata nella Londra del 1900 e segue le vicende di India Jones che dopo la laurea in medicina trova un impiego per il suo tirocinio presso un dottore di Whitechapel. Il suo sogno è aprire una clinica per donne e bambini poveri che non possono permettersi le cure. Anziché puntare sulla ricchezza che potrebbe offrire il lavoro di medico lei vuole aiutare le persone povere e bisognose. E' fidanzata con Freddy Lytton, un astro nascente del parlamento, dall'oscuro passato e che ha dichiarato guerra al crimine londinese.
D'altro canto c'è Sid Malone, capo della malavita londinese, da un passato oscuro e tormentato, è il nemico giurato di Freddy Lytton.
Un giorno viene ferito gravemente e l'unica persona che può aiutarlo è India, il dottor Jones, che dovrà mettere da parte le sue riserve per aiutare un criminale e salvargli la vita.
Ma le loro vite s'intrecceranno in modo inaspettato.
E continueranno anche le storie di Fiona, la sorella di Sid Malone che credeva un tempo morto e lo conosceva con il nome di Charlie, che durante tutto il libro cercherà di mettersi in contatto con il fratello per rimetterlo sulla strada giusta, e suo marito Joe, nato e cresciuto nella povertà di Whitechapel che ha a cuore il futuro dei lavoratori.
L'autore: Jennifer Donnelly è una scrittrice statunitense nata nell'Agosto del 1963. Conosciuta per i suoi libri young adult e romanzi storici. Ha vinto diversi premi per le sue pubblicazioni. Si è laureata in letteratura inglese e storia europea all'Università di Rochester. Il primo libro pubblicato nel 2002 è Humble Pie, in seguito ha pubblicato Tea Rose il primo libro di questa serie.
Recensione: Sinceramente ci sono diversi punti molto buoni in questo libro come l'ambientazione ben descritta e i personaggi ben descritti e caratterizzati ma tutto il resto rende il libro un gran mappazzone (si nota che sto guardando Masterchef Italia?).
Solo a fine lettura ho capito che questo libro era il secondo di una trilogia, a quel punto ho iniziato a sudare freddo dato che solo il secondo libro sono ben 800 pagine e fischia, ma durante la lettura non si notava, infatti la scrittrice ha raccontato bene anche i fatti avvenuti nel libro precedente. Immagino che questo fatto possa aver dato fastidio a chi avesse già letto il primo libro, insomma ritrovarsi per filo e per segno i fatti accaduti nel primo anche nel seguito non è il massimo, perciò questo secondo volume è un accumulo del primo ma dove la trama prosegue anche un pochino.
Questa cosa potrebbe essere un bene per chi come me non ha letto il primo ma si ritrova tutte le informazioni del primo, insomma immaginatevi se in ogni saga che abbiamo letto ci fossero duecento/trecento pagine incentrate sugli avvenimenti del libro precedente, credo che a quel punto le persone appassionate alla lettura sarebbero ben poche.
Questo libro è una soap opera. Questo è il primo grandissimo punto della lista "Perché ripensare a questo libro mi fa venire l'ulcera".
Ma voglio illustrarvi per bene ogni singolo aspetto che mi ha riportato ai tempi in cui ero bambina andavo a casa di mia nonna e lei stava guardando Beautiful, ci sono tutti i punti per cui questo libro può essere benissimo definito una soap opera su carta stampata.
Punto numero uno: Ai personaggi basta un semplice cambio di vestiti per diventare irriconoscibili, infatti Sid Malone, in più di un'occasione, cambia la giacca o il berretto e i poliziotti non lo riconoscono più. Per esempio nei primi capitoli lui sta rapinando un magazzino e per non essere riconosciuto si mette una tuta da lavoratore. Questa cose è completamente assurda, seguendo questa logica mia madre dovrebbe non riconoscere ne me ne mia sorella ogni volta che ci cambiamo d'abito, e nel caso di mia sorella succederebbe due tre volte al giorno.

Punto numero due: Immortalità. I personaggi principali sono intoccabili, non muoiono mai. Ora non dico di fare come George R.R. Martin che ci lascia a malapena il tempo di affezionarci ai personaggi per poi ucciderli nel capitolo seguente, ma qui nessun personaggio muore mai, anzi nel caso muoia, dopo un po' risalta fuori perché si scopre che aveva solo inscenato la propria morte, ad esempio Sid Malone fa questo trucchetto due tre volte. Questa cosa è piuttosto pesante perché molto ma molto irreale. Poi anche se gravemente feriti questi personaggi riescono a tornare perfettamente in forma nell'arco di pochi capitoli e scampano alla morte, non importa che si siano beccati venti proiettili in testa, che si siano lanciati dal quarto piano con un proiettile nel polmone, loro sopravviveranno sempre.
In confronto Wolverine è un principiante in fatto di guarigione istantanea, basti pensare a cosa succede a Joe il marito di Fiona.
E anche Charles Mattei del film "L'immortale" sembrerà obsoleto con le sue ventidue ferite d'arma da fuoco e sopravvissuto ad un intervento senza anestesia.
Punto numero tre: Il coma. Questo punto non poteva non mancare. Joe, l'unico personaggio che potrebbe scagionare Sid Malone entra in coma e si risveglia soltanto dopo che Sid ha già inscenato la propria morte, per la seconda volta, per scampare all'arresto.
Io sinceramente mi chiedo come abbiano fatto le persone che l'hanno letto a non aver notato quanto banale sia la storia in realtà
Punto numero quattro: Tradimenti e matrimoni per soldi (wow che originalità, mai sentito niente del genere prima d'ora!). Il fidanzato di India la tradisce con un'amante e vuole convincere la fidanzata a sposarsi il prima possibile perché è al verde e ha bisogno di soldi per mantenere l'amante e la sua campagna elettorale. Poi il fatto che l'amante di Freddy Lytton sia la stessa di Sid Malone è un tocco di classe, giusto per incasinare, aggrovigliare e stropicciare la trama un altro po'. E quella illusa di India, che è troppo impegnata a disegnare frutta e verdura per i poveri, non si accorge di niente nonostante le prove gliele abbiano sbattute in faccia più di una volta.

Punto numero cinque: Figli illegittimi. Anche questo punto merita un applauso per l'originalità. Ora vi faccio un mega spoilerone India rimane incinta di Sid Malone, che però scappa per sfuggire all'arresto per accusa dell'omicidio di Joe e Gemma (l'amante in realtà uccisa da Freddy il fidanzato di India), la polizia scopre l'indirizzo dell'appartamento dove Sid ed India si incontravano in segreto grazie a Gemma che aveva precedentemente seguito i due amanti, Sid crede che sia stata India ad aver detto alla polizia l'indirizzo perché lo credeva responsabile degli omicidi, inscena la sua morte per la seconda volta e scappa in Africa. India scopre di essere incinta e credendo Sid morto decide di sposare Freddy per evitare alla figlia la condanna di figlia nata fuori dal matrimonio. La cosa pazzesca e che nonostante le tecnologie dell'epoca fosse davvero scarse India sapeva sin dalle prime settimane che era incinta di una bambina, magia? Cartomanzia? Sogni profetici? Chi può dirlo.

In ogni caso il libro è pieno di intrecci, troppi che rendono la lettura interessante per alcuni per altri un mal di testa, cose assurde nonostante l'ambientazione realistica e storica. Non mi pentirò mai abbastanza di aver letto questo libro, il tempo più buttato della mia vita e chi mi segue da un po' sa che i libri brutti non mancano di certo tra le mie letture.
Una piccola parentesi va dedicata alla protagonista: India Jones. Un piccolo appunto ai traduttori, una donna che svolge il lavoro di medico si chiama "dottoressa" non "dottore".
Ricetta per un cliché perfetto:
Prendete 100 g di "bellezza incompresa", 200 g di concentrato di "Sindrome da crocerossina", mischiate il tutto con 50 g di "Miss-So-Tutto-Io". Infilate l'impasto in forno a 200 gradi per 35 minuti. Quando è pronto toglietelo fuori dal forno e aggiungete un pizzico di "Bella-intelligente-coraggiosa-generosa-smielata" e infine decorate con una dose abbondante di "ingenuità", mi raccomando non abbiate paura di abbondare con le dosi. Da consumare preferibilmente insieme a "di nobili origini ma di nobile cuore", potete accompagnare il tutto con "i soldi non sono importanti".
Il risultato finale è un perfetto cliché letterario, nel nostro caso conosciuto anche come "dottor India Jones".
Ma la cosa che mi ha scioccata è che a tutti è piaciuto tantissimo questo libro, che per me è al pari di Beautiful e de Il mondo di Patty, vi giuro, non ho trovato una sola recensione negativa! Ma sono l'unica ad essermi accorta di quanto fosse ridicolo e sempliciotto?! Piuttosto che leggere altri libri di questa saga mi metto a leggere gli Harmony.
Voto: 1/10