lunedì 30 settembre 2013

Recensione de "Il fascino del peccato" di Aimee Agresti

E continuiamo con il secondo post di questo blog, in quello precedente ho recensito Hunger Games, un bestseller molto conosciuto, questa volta ho deciso di recensire un libro che sebbene non sia conosciuto come la saga di Suzanne Collins merita di essere recensito. Il fascino del peccato è il primo libro della nuova saga Infatuate di Aimee Agresti. 
Titolo: Il fascino del peccato
Autore: Aimee Agresti
Pubblicato in Italia nel 2013
Casa editrice: Nord
Genere: romanzo young adults
Lingua originale: inglese
Trama: Il libro è ambientato nella Chicago dei nostri giorni, nel Lexington Hotel. Haven Terra e altri due compagni di scuola vengono selezionati per uno stage nel famoso albergo dove a suo tempo aveva alloggiato Al Capone. Durante questo stage ognuno sarà seguito da un mentore e dovrà svolgere diversi compiti per aiutare lo staff durante la riapertura dell'albergo. Haven ha il compito di fotografare lo staff per una mostra fotografica nella galleria dell'hotel, entra in contatto con persone molto influenti e tra lei e il giovane ed affascinante vicedirettore Lucian si accende subito la scintilla. Ma bastano pochi giorni perché inizi a capire che non tutto è come sembra e che lo staff nasconde più di un segreto. Sembra che dietro le cortesie e l'affetto dimostrato verso di lei da Lucian si nasconda una terribile realtà. Cosa c'è realmente dietro la facciata del Lexington hotel? Cosa nasconde l'affascinante e misterioso Lucian?
L'autore: Aimee Agresti è una scrittrice e una giornalista statunitense. Si è laureata alla Northwestern University in giornalismo. Vive a Washington con il marito e il figlio.I suoi lavori come giornalista sono stati pubblicati per People, Boston Magazine, Woman's health e per il DC Magazine. Il fascino del peccato è il suo primo romanzo young adult.
Recensione: Vorrei iniziare questa recensione dicendo che io ho letto questo libro, lo so, dovrebbe essere scontato dato che lo sto recensendo ma è meglio specificarlo dato che devo smentire un paio di cose. Prima di iniziare la lettura di questo libro mi sono informata sulla trama su internet, alcune molto accattivanti mi hanno convinto a leggerlo. Ma quando l'ho finito mi sono accorta che queste trame non erano del tutto corrette, innanzitutto Lucian non è il mentore di Haven ma quello di Lance un'altro studente selezionato per lo stage, il mentore della protagonista è Amelia Brown la direttrice dell'hotel. Nella trama per di più si accenna solo ad Haven e Lucian, ma ci sono altri personaggi molto importanti nel corso della storia che molto spesso non vengono neanche menzionati come Amelia, Lance e Dante il terzo studente. Fatta luce su questi punti spero di aver chiarito un po' le idee. Allora, adesso iniziamo a recensire seriamente. La trama è molto particolare, qualcosa di originale e innovativo, sebbene alcuni aspetti siano palesemente ispirati da Il ritratto di Dorian Grey, con alcune aggiunte più macabre. Mi sono piaciuti molto i personaggi di questo libro, molto interessanti ed usati con molta abilità nella costruzione della storia. Interessante anche l'ambientazione, un elegante albergo che ha fatto da sfondo a uno dei più noti criminali Al Capone, però mi sarebbe piaciuto di più se l'autrice avesse inserito più dettagli sulla storia di Chicago. E' un romanzo molto intricato con un finale che lascia davvero senza parole. Aimee Agresti non ripete i soliti cliché dei romanzi young adults, infatti è ricco di colpi di scena che tengono il lettore incollato alle pagine mentre trattiene il respiro. Un romanzo ricco di suspence, un'ambientazione molto ricca e personaggi ben impostati. Rimangono ancora alcune questioni irrisolte dopo la conclusione di questo primo che premettono l'uscita di un seguito, sono molto curiosa di vedere come ha intenzione di continuare l'autrice. Comunque sebbene ho apprezzato molto le descrizioni dettagliate avrei preferito qualche informazione di più sulla città, l'ambientazione del libro è pressoché completamente concentrata sull'albergo, a volte sembra quasi di soffocare, giorni e giorni sempre nello stesso posto mi ricorda un po' Shining questo aspetto. Nel libro è presente anche una nota paranormale, la classica lotta tra bene e male, che però rimane inizialmente nascosta, infatti solo alla fine si avranno le risposte che servono a far luce su questi misteri. 

Voto: 8/10 

domenica 29 settembre 2013

Inizio anche io

Ho preso la decisione di aprire questo blog per poter scrivere e pubblicare online le mie recensioni. A me piace davvero tanto leggere, leggo tutto quello che mi capita per mano, e ora voglio iniziare a scrivere quello che penso dei libri che ho letto nella speranza di invitare altre persone a leggerli.
Ma prima è meglio che mi presenti:

Salve a tutti,
mi chiamo Robin e sono una lettrice compulsiva. Non ho un genere preferito di libri, leggo libri gialli o di genere fantasy, rosa oppure romanzi storici, non mi faccio molti problemi. Sono di larghe vedute, forse un po' troppo larghe con i film, libri, musica e serie tv. Mi piace studiare le lingue e ho iniziato a leggere alcuni libri in lingua originale, troppo impaziente per aspettare la loro pubblicazione in Italia.

Come primo libro da recensire ho scelto Hunger Games. 


Titolo: Hunger Games
Autore: Suzanne Collins
Pubblicato negli Usa nel 2008
Pubblicato in Italia nel 2009
Casa editrice: Mondadori
Genere: romanzo distopico
Lingua originale: inglese

Trama: il romanzo è ambientato in un Nord America post-apocalittico in una regione chiamata Panem. Questa regione è suddivisa in 12 distretti che sono sotto il controllo di Capital City. Ogni anno vengono organizzati gli Hunger Games, i partecipanti sono un ragazzo e una ragazza dagli 11 ai 18 anni per ogni distretto e vengono tirati a sorte da un rappresentante di Capital City. I partecipanti durante questo gioco devono uccidersi a vicenda in diretta nazionale, solo l'ultimo a sopravvivere sarà proclamato vincitore e potrà tornare a casa. La protagonista Katniss Everdeen vive nel distretto 12, quello più povero, dopo la morte del padre è costretta a prendersi cura di sua madre e di sua sorella Primrose. Il giorno del sorteggio Katniss si offre volontaria per partecipare ai giochi al posto della sorella minore, l'altro partecipante è Peeta Mellark un giovane ragazzo che tempo prima le aveva salvato la vita dandole del pane quando stava per morire di fame poco dopo la morte del padre.

L'autore: Suzanne Collins nasce ad Hartford, nel Connecticut, il 10 agosto del 1962. Figlia di un officiale del U.S. Air Force, sin da piccola è costretta a trasferirsi spesso. Inizia la sua carriera come sceneggiatrice per programmi televisivi per bambini nel 1991. Hunger Games è il suo primo libro della trilogia Hunger Games. Il suo primo libro ha venduto oltre 60 milioni di copie negli Stati Uniti ed è stato tradotto in oltre 40 paesi.

Recensione: E' uno di quei libri che quando lo inizi non stacchi più gli occhi dalle pagine, rimani incollato a leggere sino a che non lo si finisce e aspettando con ansia il seguito. Lo stile è molto scorrevole, semplice da seguire e molto dettagliato. L'autrice cura molto bene i particolari, non si limita solo a raccontare la storia di Katniss ma arricchisce il libro con dettagli importanti riguardo l'ambientazione che aiutano il lettore ad immedesimarsi nella storia. Ho apprezzato molto che scrivesse riguardo alla storia di Panem, come sono nati gli Hunger Games, e anche le vicende personali di alcuni personaggi, l'ambientazione dei distretti, tutto questo serve per spezzare un po' dalla trama principale e mantiene vivo l'interesse del lettore. La trama è originale, qualcosa di innovativo, e ben costruita. I personaggi non sono scontati e la loro personalità viene analizzata con cura. La protagonista Katniss è determinata, coraggiosa, protegge la famiglia, non è una principessa che vive nel castello dove tutto è perfetto ma si trova ad affrontare gli ostacoli che la vita le dà, è un personaggio vero ed è questo che permette ai lettori di fare il tifo per lei. Peeta è molto brillante, e sebbene non sia particolarmente bravo a combattere è un personaggio molto carismatico ed è questo che aiuta Katniss, che da parte sua è più brava a sopravvivere in situazioni davvero difficili. I protagonisti sono ben costruiti, con pregi e difetti, si aiutano l'un l'altro. Suzanne Collins si è ispirata alla mitologia greca in particolare al mito di Teseo e il Minotauro. Gli Hunger Games sono il panem et circensem di una realtà post-apocalittica. Non è un libro rivolto ad una cerchia ristretta di lettori, secondo me è un libro che in tanti possono apprezzare. Tratta tematiche importanti come la povertà e l'oppressione di un governo verso i cittadini.

Voto: 10/10








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