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martedì 26 maggio 2015

Recensione di "Endgame - The Calling" di James Frey e Nils Johnson-Shelton

Buona sera cari lettori!
Nella mia libreria, come credo anche in quella di molti, ci sono diversi, anzi molti, libri che non ho letto e che vorrei iniziare a smaltire. Ma siccome la sottoscritta è un'indecisa conica e non sa da che parte iniziare ha optato per affidarsi completamente al Caso, ho scritto tutti i titoli che mi mancano da leggere su dei bigliettini li ho inseriti in un salvadanaio, perché no, non avevo altro posto dove metterli, e ho deciso che quando sarò indecisa pescherò un bigliettino per sapere cosa leggere.
Chiuso questo piccolo aggiornamento eccovi la recensione di oggi.
Titolo: Endgame - The Calling
Autore: James Frey e Nils Johnson-Shelton
Pubblicato in Usa nel 2014
Pubblicato in Italia nel 2014
Genere: distopico
Casa editrice: Harper Teen
Lingua originale: inglese
Trama: Dodici ragazzi selezionati da dodici stirpi diverse, provenienti da tutto il mondo, si esercitano da tutta la loro vita per partecipare a Endgame. Nessuno sa quando Endgame inizierà, nessuno conosce l'identità di tutti i giocatori. Ma quando Endgame inizia dovranno giocare, ragazzi o ragazze dai 12 ai 18 anni dovranno combattere perché alla fine soltanto uno sarà il vincitore e con lui la sua stirpe.
Gli autori: James Frey è un autore statunitense nato a Cleveland nel 1969. Laureato alla Denison University. Ha lavorato anche come sceneggiatore.Il suo primo libro è Un milione di piccoli pezzi, che parla della sua esperienza con la tossicodipendenza e alcolismo. In realtà si è poi scoperto che diversi elementi della sua autobiografia erano falsi.
Nils Johnson-Shelton è uno scrittore statunitense, lavora insieme James Frey sui libri di Endgame ma ha anche pubblicato da solo una saga per bambini The Otherworld Chronicles.
Recensione: Questo libro l'ho letto su richiesta di una mia amica, dovevamo leggerlo insieme ma lei è ancora a pagina 18, e no, non sto scherzando. Vi suona una campanella in testa se vi dico dodici stirpi, ognuna con il suo prescelto, i giocatori dovranno battersi per salvare la propria stirpe, ci potrà essere solo un vincitore, e tutto Endgame è orchestrato da esseri superiori che osservano questi partecipanti morire o uccidersi l'un l'altro? Se la campanella diceva Hunger Games tranquilli non siete soli. Le somiglianze sono tante, devo dire però che Endgame è più macchinoso, più apocalittico e devastante rispetto ad Hunger GamesLo stile è abbastanza scorrevole, l'ho finito mentre aspettavo di prendere il bus per l'aeroporto. Avrei preferito molte più descrizioni delle ambientazioni, in pratica si fa' il giro del mondo in 200 pagine ma di come sono i luoghi che visitano ne abbiamo solo una vaga idea. Ma caro signor Frey scrivere il nome del luogo dove si svolge l'azione all'inizio di ogni capitolo non ti esonera dal doverlo descrivere. La cosa che più mi piaciuta del libro sono i diversi punti di vista dei giocatori che si alternano durante il libro, danno una visione a 360° della storia. Non mi piace come sono scritte le scene di azione, preferisco quelle in cui i personaggi si fermano a pensare e ragionare sul da farsi, anche perché quando c'è di mezzo l'azione le cose diventano così confuse che mi tocca rileggerle più volte per capire cosa sta facendo l'uno e cosa sta facendo l'altro. I personaggi hanno tutti età diverse, vengono da posti e realtà diversi, ognuno è unico nel carattere e nelle abilità che possiede. Uno dei miei preferiti è Jago, è l'unico che non mi abbia deluso nel corso del libro e che mi abbia regalato forti emozioni. Sarah non mi piace ma da un lato la posso capire, lei non voleva partecipare, lei è stata scelta per sostituire il fratello, quando l'unica cosa che desiderava era passare il suo futuro con il fidanzato Christopher. Però quando il
gioco è iniziato mi aspettavo che si svegliasse un po' invece resta troppo legata alla vita di prima e questo le costa molto nel corso della storia. Chiyoko è un personaggio che ho amato all'inizio ma per come è diventata banale alla fine mi si è spezzato il cuore, uno stravolgimento totale del personaggio, forse l'unico personaggio forte del libro. Christopher, il ragazzo di Sarah, è quello che ho odiato sin da subito e che speravo morisse in modo atroce dopo le prime tre righe. Non solo è accecato dall'amore per Sarah, ma non capisce quanto veramente la stia mettendo in pericolo con la sua presenza, è una palla al piede umana. Inizia che sembra un super-esperto, un genio, abilissimo in tutto e super determinato ad aiutare la ragazza che ama, ma la finisce come un povero scemo trascinato di peso da una parte all'altra del mondo e a cui bisogna far da babysitter. Ci sono anche diverse incongruenze nelle abilità dei personaggi, dovrebbero essere del tutto umani con la differenza che hanno ricevuto un allenamento specifico, ma allenarsi non trasforma automaticamente in macchine assassine perfette, che tra un'assassinio, inutile oserei dire, e l'altro parlano cinquanta lingue e sono esperti di astrofisica e aritmetica. Cosa c'è di normale in questo? E vorrei aggiungere che un braccio rotto, una pallottola nella gamba, e tutte altre ferite gravi, non importa che addestramento avete fanno comunque un male cane, e quindi a meno che non abbiano la CIPA mi aspetto qualche reazione al dolore da parte dei personaggi. La parte romance è stucchevole e troppo azzardata, in un paio di casi anche campata del tutto in aria, se la potevano giocare meglio. All'interno del libro ci sono anche degli enigmi che il lettore può provare a risolvere per vincere un premio, dopo la prima occhiata io ho deciso che passo.

Insomma, un libro che sarebbe potuto essere molto ma molto di più di quello che è. 
Ancora mi interrogo sugli strani esseri, che non si capisce che cosa siano se mucche spaziali, dei o alieni, che hanno indetto l'Endgame.
Voto: 5/10

venerdì 15 novembre 2013

Recensione di "Obsidian" di Jennifer L. Armentrout

Siamo già a metà novembre, certo che il tempo vola!
Le foglie ingialliscono e cadono dagli alberi, le giornate si accorciano e fa sempre più freddo, questo è un periodo perfetto per avvolgersi nella coperta di pile e sedersi davanti al caminetto con una tazza di cioccolata fumante in una mano e un bel libro nell'altra. 
Quest'immagine è molto vicina alla mia idea di paradiso.
Ho un paio di recensioni in arretrato e devo mettermi in pari per poter recensire i libri che sto leggendo adesso.
Perciò oggi recensisco un libro che ho letto questa estate, devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa da questa scrittrice, avevo già letto altri suoi libri che mi erano piaciuti perciò ho voluto leggere anche questa sua nuova serie.
Titolo: Obsidian
Autore: Jennifer L. Armentrout
Pubblicato negli Usa nel 2011
Pubblicato in Italia nel 2013
Casa editrice: Giunti Y
Genere: paranormal romance fantascientifica
Lingua originale: inglese
Trama: Katy è una blogger e la sua passione è recensire i libri. Si trasferisce insieme alla madre dalla Florida al West Virginia. Fa presto conoscenza con i suoi nuovi vicini di casa, fratello e sorella, Dee è una ragazza simpatica e dolce con cui la protagonista stringe subito amicizia ma il problema è suo fratello,  Daemon Black è un ragazzo bellissimo dai capelli neri e degli splendidi occhi, ma anche uno stronzo patentato con cui Katy inizia subito a litigare. Ma sotto sotto tra i due c'è un'attrazione molto forte, ma le cose tra loro non possono essere facili e anche la sua amicizia con Dee sarà molto difficile. Perché loro non sono umani, sono alieni che vengono da un'altro pianeta.

Autore: Jennifer L. Armentrout è un'autrice statunitense nata nel West Virginia l'11 giugno 1980. Ha scritto diversi libri, molti dei quali purtroppo non sono stati pubblicati in Italia, di cui Obsidian è il più conosciuto anche a livello internazionale. 

Recensione: Di questo libro sono già stati scritti il seguito e il prequel ma in Italia con la traduzione stanno tardando. Ho iniziato a leggere questo libro molto speranzosa, perché avevo già letto un suo libro in lingua originale e mi era piaciuto molto, per di più ero al settimo cielo perché finalmente avevano pubblicato uno dei suoi lavori anche in Italia. 

La trama di per se è una via di mezzo tra il cliché e qualcosa di originale. Originale perché tra vampiri, angeli, demoni, cacciatori, fate, gnomi e folletti, gli alieni non erano più stati ripresi. Infatti era da parecchio che non tornavano di voga la fantascienza, che mescolata a un po' di paranormal romance risulta la ricetta perfetta per un libro di successo negli ultimi anni. Il cliché del ragazzo cattivo, bellissimo ma tormentato lo trovo invece troppo scontato. 

Analizzando bene i personaggi però si può vedere che escono dagli standard, Katy è una ragazza molto indipendente, un po' in carne e con il volto da bambina, Daemon è il classico stronzo ma vuole un bene dell'anima alla sua sorellina Dee e ha moltissime responsabilità oltre al peso della morte del fratello. I due protagonisti si scontrano più di una volta con dibattiti e discussioni molto accese ma sarà l'affetto comune per Dee ad avvicinarli.

C'è di sicuro una similitudine con Twilight, purtroppo, infatti Dee e Daemon fanno parte di una specie di gruppo elitario a scuola, il più popolare dove tutti vorrebbero farne parte, che però è molto chiuso in stesso, non ammette altre persone perché i membri sono tutti alieni, sono tutti belli e tutta la scuola li adora. Ma i due protagonisti non hanno niente a che fare con Edward e Bella, anzi ne sembrano l'esatto opposto, per mio grande piacere.

Sebbene abbia alcune sottili somiglianze con saghe famose, come appunto Twilight, o secondo alcuni anche con Shadowhunters paragonando Jace a Daemon (cosa che io non trovo per niente vera), e le somiglianze finiscono qui, è un libro molto originale. Mi piace come la scrittrice fa interagire i personaggi tra di loro, come le loro storie si intrecciano e influiscono l'una nell'altra.

Il rapporto tra Daemon e Katy è molto particolare, un amore/odio, si attraggono e respingono l'un l'altro in continuazione, si sostengono, si aiutano a vicenda, litigano ma poi fanno sempre pace, non riescono a stare lontano l'uno dall'altra anche se sarebbe la scelta più sicura.
Ho divorato questo libro, anche se devo ammettere che ho riletto più volte le parti più belle perché erano davvero molto ben scritte.

Voglio concludere dicendo che mi è piaciuto molto, nonostante alcune pecche io adoro questa saga e non vedo l'ora che traducano anche il seguito.
Nel frattempo però è stato pubblicato il prequel Shadow, che racconta la storia del fratello dei due alieni. Ma per questo dedicherò un'altro post e nel frattempo continuo a seguire la saga.

Voto: 8/10
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