giovedì 16 aprile 2015

Recensione di "Prodigy" di Marie Lu

Buongiorno cari lettori!
Oggi vi spetta un'altra recensione, in questo periodo sono molto ispirata e quindi colgo l'occasione, di un libro che ho letto relativamente poco tempo fa, si tratta di Prodigy, seguito di Legend, secondo volume della trilogia distopica scritta da Marie Lu.
Per chi non avesse iniziato questa saga vi avviso che la recensione potrebbe contenere degli spoiler sul primo volume.
Titolo: Prodigy
Autore: Marie Lu 
Pubblicato negli USA nel 2013
Genere: distopico
Casa editrice: Speak
Lingua originale: inglese
Trama: Feriti e in fuga, sono passati sette giorni da quando June e Day sono riusciti a scappare da Los Angeles e dalla Repubblica ancora vivi. Day è creduto morto, ma ad essere stato ucciso è il suo fratello maggiore, ucciso da un plotone d'esecuzione che credeva di uccidere Day. June è una dei più ricercati traditori della Repubblica. In cerca di aiuto di rivolgono ai Patrioti, un gruppo di ribelli determinato a distruggere la Repubblica. Ma possono davvero fidarsi di loro o sono solo diventati delle pedine nella più terrificante delle manovre politiche?
Scusate la traduzione, ma l'ho fatta io cercando di restare quanto più vicina al testo originale. Se la utilizzate siete pregati di indicarne la fonte.
L'autore: Marie Lu è una scrittrice statunitense molto nota per la sua serie Legends. E' nata nel 1984 a Pechino in Cina, successivamente all'età di cinque anni si è trasferita negli USA, Texas, con la famiglia. Ha studiato alla University of Southern California per poi lavorare ai Disney Interactive Studios. Prima di diventare una scrittrice, Marie Lu, è stata un'art designer per un'industria di video giochi. Legend è il primo libro della trilogia, seguito poi da Prodigy e dal capitolo conclusivo della saga, Champion. 
Recensione: Il secondo capitolo della saga, strano ma vero, si è rivelato ancora più avvincente del primo, dal punto di vista dello sviluppo della storia. 
Nonostante la storia prosegua in modo un po' ovvio secondo me è comunque riuscita a catturare la mia attenzione, nonostante avessi già identificato il cattivo non appena è apparso sulla scena. Anche se si cerca in tutti i modi di far apparire i due protagonisti come geniali e attenti a ogni singolo dettaglio, spesso nel corso della lettura mi ha infastidito il fatto che non riuscissero ad accorgersi di una cosa se non alla fine quando ormai era troppo tardi. Avrei spesso voluto urlargli "Duh non lo vedi che hai la risposta lì davanti?". Tuttavia capisco che in alcuni momenti i personaggi potessero essere "accecati" per accorgersi di certi dettagli.
Anche in questo capitolo, come in Legend, la storia si alterna sui punti di vista di June e Day, molto utile visto che ad un certo punto i due si dividono e in questo modo si ha sempre una visione più completa degli avvenimenti. Lo stile è molto scorrevole, e devo dire che ho letto Prodigy molto più velocemente e scorrevolmente rispetto a Legend, forse sono io però che mi sto abituando allo stile dell'autrice.
L'ambientazione è molto varia, anche perché i due personaggi principali si spostano spesso, ma l'autrice riesce comunque a dare sempre una buona descrizione della scena.
June è il mio personaggio preferito, è una ragazza giovane, forte e soprattutto di un ingegno sottile. Tuttavia è pur sempre un'adolescente e la sicurezza in se stessa può vacillare, soprattutto quando c'è di mezzo Day e non riesce a dire una cosa che sia giusta.
Day in questo libro mi è piaciuto di meno, nonostante capissi perfettamente il perché del suo comportamento, mi ha dato fastidio che fosse talmente concentrato sul recuperare suo fratello da mettere tutto il resto in secondo piano o dal non accorgersi di cose palesi. Ripeto che comunque il suo comportamento è perfettamente giustificabile da un punto di vista umano, dopo tutto quello che ha passato, ma è comunque riuscito a darmi fastidio.
Purtroppo l'autrice non è riuscita ad evitare l'immancabile cliché della migliore amica che in realtà ha una cotta segreta, i sentimenti di Tess per Day erano palesi sin dal primo volume ma in questo libro vengono scoperte le carte. Un altro personaggio che mi è piaciuto è sicuramente Anden, l'ho trovato molto tenero, anche se lievemente ossessionato da June. E sono curioso di vederlo anche nel prossimo libro, perché secondo me è un personaggio che merita di essere approfondito. Nonostante la storia in se avesse abbastanza senso che dopo tutto il tempo passato a coprirsi le spalle a vicenda per le strade alla fine uno dei due finisse per provare qualcosa in più per l'altro, non ho comunque gradito.
I personaggi in generale sono ben caratterizzati e ben approfonditi. Ma tuttavia ce ne sono un paio che non mi hanno convinto, la prima è Kaede che mentre in Legend era stata un personaggio marginale, in Prodigy è molto più presente, ma mi è spesso sembrata una pedina che l'autrice ha utilizzato solo per far avvenire delle determinate cose, o per far conoscere in qualche modo ai protagonisti delle determinate cose, alcune sue azioni non mi sono sembrate del tutto in linea con il personaggio. Invece Thomas e il Comandante Jameson sono due personaggi che avrei voluto vedere un po' di più nel corso del libro.
La storia è bella, mi ha preso molto, una delle mie scene preferite è stata la scena tra Thomas e June nella prima parte della storia, molto forte, mi ha davvero colpito. Ma devo dire che anche le scene tra June e Anden hanno sortito il loro effetto. La fine del libro invece mi è sembrata un po' troppo romanzata.
Leggerò sicuramente Champion, il terzo capitolo della saga, anzi sono molto curiosa di sapere come proseguirà la storia.
Voto: 8/10

P.s. Io tifo per la coppia June-Aden, credo che abbia molto più senso.

2 commenti:

  1. Complimenti per la recensione! :)
    Non condivido il tuo tifo, però :P Ma sono di parte perché Day mi piace come personaggio, mentre Anden no (per carità, non è lui, che non è male, poverino, ma è proprio il suo genere di personaggio che mi dice poco :) ).

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    Risposte
    1. Day piace anche a me come personaggio, è ben strutturato, ma oltre a non condividere le sue scelte non credo che con June formi una coppia, li vedo più come amici-alleati :3

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