Ieri sera ho provato a stilare la mia Wishlist libresca, per vedere in che modo avrei potuto inserirla nel blog, ma avendo già raggiunto nell'arco di quaranta minuti una settantina di libri la vedo grigia. Ma troverò un modo inserirla, anche se per farlo dovrò togliere qualche libro, magari dopo averlo comprato.
Oggi vi spetta una recensione che avrei dovuto postare molto tempo fa!
Titolo: Il racconto dell'ancella
Autore: Margaret Atwood
Pubblicato negli USA nel 1985
Pubblicato in Italia nel 1988
Genere: distopico
Casa editrice: Mondadori
Lingua originale: inglese
Trama: In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Le poche donne in grado di avere figli, le "ancelle", sono costrette alla procreazione coatta, mentre le altre sono ridotte in schiavitù. Della donna che non ha più nome e ora si chiama Difred, cioè "di Fred", il suo padrone, sappiamo che vive nella Repubblica di Gilead, e che può allontanarsi dalla casa del padrone solo una volta al mese, per andare al mercato. Le merci non sono contrassegnate dai nomi, ma solo da figure, perché alle donne non è più permesso leggere. Apparentemente rassegnata al suo destino, Difred prega di restare incinta, unica speranza di salvezza; ma non ha del tutto perso i ricordi di "prima"...
L'autrice: Margaret Atwood è nata ad Ottawa nel 1939, è una scrittrice, poetessa e ambientalista canadese.
Recensione: Non ho intenzione di dire molto del libro, ne di fare spoiler, è un libro tutto da scoprire.
La storia segue due filoni uno del presente, e uno del passato che la protagonista ripercorre con numerosi flashback, conosceremo la società, la vita prima di questa società distopica e come ha iniziato a crescere. Devo ammettere che i flashback sono stati particolarmente pesanti, spezzavano molto la storia.
La trama è molto interessante e la storia ben sviluppata. Non tratta di temi semplici e la scrittrice propone una società molto pungente.
I personaggi hanno sicuramente tutti un forte impatto e una notevole importanza nella storia, vengono tutti approfonditi sia il loro background che la loro personalità. Difred è una donna forte, coraggiosa e che cerca con ogni mezzo di sopravvivere ma al tempo stesso di ribellarsi a quella società che la vuole annullare. Sono senza dubbio importanti anche i personaggi secondari come la moglie di Fred, le massaie, Nick e Diglen, un'altra ancella con cui di Fred va a fare la spesa.
Lo stile della scrittrice è molto buono ma il libro non è una lettura leggera, per niente, lo consiglio a chi ha voglia di affrontare una lettura impegnativa.
E' un libro molto profondo e che porta a riflettere, perciò non ve lo consiglio ne come lettura prima di dormire ne come lettura da sala d'attesa, prendetevi tempo, magari un pomeriggio libero, armatevi di tè caldo, coperta in pile e magari anche un caminetto nelle vicinanze (se ne siete provvisti andrà bene per lo scopo anche una stufetta elettrica). La pioggia non si può controllare ma vi assicuro che sarebbe l'ideale per creare la giusta atmosfera.
Lasciatevi sommergere dal mondo creato da Atwood, leggete le vite dei personaggi, ognuno dei quali ha i suoi problemi e la sua vita prima che quella società prendesse piede, conoscete le loro storie.
L'unica pecca di questo libro è il finale, che finale non lo è per niente. Per tutto il libro sono stata sule spine aspettando che succedesse qualcosa, di cose ne succedono ma ero comunque in attesa che si entrasse nel vivo dell'azione. E proprio durante una svolta di proporzioni bibliche finisce il libro. Come ho capito che il libro finiva così mi stavo per strappare i capelli, lanciare il bookreader fuori dalla finestra oppure saltarci sopra ripetutamente. Con quale cuore uno scrittore può far finire il libro in questo modo?
Perciò vi avviso, se avete intenzione di leggere questo libro, che da un lato vi consiglio, vi consiglio anche di prepararvi psicologicamente al finale con largo anticipo.
La storia segue due filoni uno del presente, e uno del passato che la protagonista ripercorre con numerosi flashback, conosceremo la società, la vita prima di questa società distopica e come ha iniziato a crescere. Devo ammettere che i flashback sono stati particolarmente pesanti, spezzavano molto la storia.
La trama è molto interessante e la storia ben sviluppata. Non tratta di temi semplici e la scrittrice propone una società molto pungente.
I personaggi hanno sicuramente tutti un forte impatto e una notevole importanza nella storia, vengono tutti approfonditi sia il loro background che la loro personalità. Difred è una donna forte, coraggiosa e che cerca con ogni mezzo di sopravvivere ma al tempo stesso di ribellarsi a quella società che la vuole annullare. Sono senza dubbio importanti anche i personaggi secondari come la moglie di Fred, le massaie, Nick e Diglen, un'altra ancella con cui di Fred va a fare la spesa.
Lo stile della scrittrice è molto buono ma il libro non è una lettura leggera, per niente, lo consiglio a chi ha voglia di affrontare una lettura impegnativa.
E' un libro molto profondo e che porta a riflettere, perciò non ve lo consiglio ne come lettura prima di dormire ne come lettura da sala d'attesa, prendetevi tempo, magari un pomeriggio libero, armatevi di tè caldo, coperta in pile e magari anche un caminetto nelle vicinanze (se ne siete provvisti andrà bene per lo scopo anche una stufetta elettrica). La pioggia non si può controllare ma vi assicuro che sarebbe l'ideale per creare la giusta atmosfera.
Lasciatevi sommergere dal mondo creato da Atwood, leggete le vite dei personaggi, ognuno dei quali ha i suoi problemi e la sua vita prima che quella società prendesse piede, conoscete le loro storie.
L'unica pecca di questo libro è il finale, che finale non lo è per niente. Per tutto il libro sono stata sule spine aspettando che succedesse qualcosa, di cose ne succedono ma ero comunque in attesa che si entrasse nel vivo dell'azione. E proprio durante una svolta di proporzioni bibliche finisce il libro. Come ho capito che il libro finiva così mi stavo per strappare i capelli, lanciare il bookreader fuori dalla finestra oppure saltarci sopra ripetutamente. Con quale cuore uno scrittore può far finire il libro in questo modo?
Perciò vi avviso, se avete intenzione di leggere questo libro, che da un lato vi consiglio, vi consiglio anche di prepararvi psicologicamente al finale con largo anticipo.
Voto: 8/10
E dite che io nemmeno l'avevo mai sentito nominare *--*
RispondiEliminaAnche per me è stata una scoperta recente ^^
EliminaEra da un po' che lo tenevo d'occhio perché mi ispirava e giusto sta mattina ho fatto il grande passo e l'ho messo in wl su goodreads... e mentre leggevo la tua recensione mi sembrava di aver fatto bene, ma poi sono arrivata alla parte sul finale... mi sa che per adesso aspetterò ancora un po'...
RispondiEliminaTe lo consiglio ma il finale è stato davvero spiazzante :3
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