Buongiorno cari lettori!
Oggi vi aspetta una recensione un po' particolare, perché più che essere una recensione è un'ode al mio disgusto. Questo libro l'ho letto durante la Summer Book-a-thon ed era uno dei pochi della lista che sono riuscita a recuperare (lunga storia), già essendo un libro romantico sapevo che cosa aspettarmi, per di più essendo anche New Adult avevo già messo un sacchetto per il vomito a portata di mano. Purtroppo non avevo pensato a prendere un paio di fiammiferi perché più volte nel corso della lettura ho sentito l'urgenza di dargli fuoco. Ho cercato di riderci su, di prenderla sul divertente, ma è stato più forte di me. Naturalmente non c'è niente di male ad apprezzare un libro del genere e non intendo, con questa recensione, denigrare le persone che lo fanno, si tratta solo di una mia impressione.
Titolo: Cancella il giorno che mi hai incontrato (Bad Romeo)
Autore: Leisa Rayven
Autore: Leisa Rayven
Pubblicato negli USA nel 2014
Pubblicato in Italia nel 2014
Pubblicato in Italia nel 2014
Genere: new adult, romance
Casa editrice: Fabbri Editori
Lingua originale: inglese
Trama: Cassandra e Ethan sono due giovani talenti che vengono presi nell'Accademia di recitazione. La loro intesa sul palco è palpabile, tanto che vengono scelti come protagonisti nella rappresentazione di fine anno: Romeo e Giulietta. Solo che una volta calato il sipario il loro rapporto è complicato. Lei è timida, ingenua e disperata nel tentativo di farsi accettare dagli altri. Lui il bello e terribile a cui nessuna ragazza può resistere. Dopo la loro rottura le loro strade si separano, lei vive a New York dove lavora come attrice mentre lei parte in tournée in Europa. Ma le loro strade si incrociano di nuovo quando finiscono per lavorare insieme ad una rappresentazione.
L'autrice: Leisa Rayven è una scrittrice australiana che ha inizialmente lavorato come attrice. Bad Romeo è il suo romanzo d'esordio, pubblicato nel 2014.
Recensione: Questo libro segue di filoni diversi, uno è il presente con una Cassandra intenta a svolgere un lavoro di attrice a New York e che scopre di dover lavorare con il suo ex ragazzo, con il quale si sono lasciati in pessimi rapporti; l'altro filone è quello della storia di una giovane Cassandra che inizia la scuola di recitazione, dove incontrerà Ethan. Questa storia delle due storie parallele, il prima e il dopo, poteva essere usata meglio, infatti solo nell'ultimo capitolo (sono seria) si scopre che cosa abbia fatto Ethan per ferire Cassandra così tanto, e sinceramente dopo essermi sorbita una lettura del genere mi aspettavo qualcosa di molto più grave. Lo stile dell'autrice è molto semplice, anche troppo, il linguaggio usato è quello di una ragazzina di terza media, espressioni tipo "mi impegnavo un casino" che sinceramente potevano essere evitate. Anche l'insegnante di teatro si esprime in modo da far rizzare i capelli. La maggior parte dei dialoghi sono profondi quando una pozzanghera e utili alla storia quanto delle scarpe senza suole. A differenza di The Duff dove il linguaggio scurrile era perfettamente amalgamato con lo stile della scrittrice, qui invece sembra messo apposta di quando in quando solo per farlo sembrare un romanzo giovanile, le parolacce e le imprecazioni stonano terribilmente. La storia di per se non mi ha interessato più di tanto, visto che il titolo originale è Bad Romeo mi aspettavo un po' più di Shakespeare e meno Uno splendido disastro. Ma in generale questo libro era così pieno di scemenze che quasi ho iniziato a perdere fiducia nell'editoria. L'etichetta dello shampoo è molto più istruttiva e interessante della storia di Cassie e Nathan, e almeno quella non mi avrebbe fatto venire un esaurimento nervoso. Anche qui, come al solito, abbiamo una protagonista molto brava in quello che fa, anzi ha un talento eccezionale, è molto insicura e che cerca di piacere a tutti, questo include mentire e fingersi un'altra persona, anzi a pagina 20 e qualcosa la scrittrice ha avuto la premura di psicoanalizzare il comportamento della protagonista per farci capire perché si comportasse così. Non viene dato spazio alla
fantasia del lettore, le cose vengono spiegate per filo e per segno, lei si comporta così perché, lui si comporta così perché, ma alla fine è solo un escamotage per evitare di approfondire psicologicamente il personaggio, per dare il contentino al lettore della serie: "ecco perché si comportano così, adesso torna a concentrarti sui pettorali di Ethan".
Già nei primi capitoli, senza andare troppo avanti, troviamo un bellissimo esempio di "Io sono diversa dalle altre ragazze" perché lei è pura e casta mentre le altre indossano gioielli e si truccano, anzi le loro facce sono "imbrattate di make-up". La prima parte della storia è tutta così lei che è diversa ma che cerca di entrare nel gruppo "facendo la scimmia come gli altri". Inizia anche a fumare perché "lo facevano tutti", ottimo no? Potrebbero utilizzarlo come slogan pubblicitario: accenditi una sigaretta e fatti degli amici! Ah, quasi dimenticavo lei legge anche romanzi classici! Una ragazza che paragona le altre ragazze ad uccelli esotici, legge anche i classici. La nostra protagonista ha anche un diario a cui si rivolge con "Caro Diario...", roba da seconda elementare. Lui invece è tenebroso, enigmatico, geniale, e diversamente dalla protagonista non fa niente per farsi accettare dal gruppo, anzi disprezza lei, giustamente, perché fa la scema con gli altri. Ethan ha un problema sul palco, non riesce a stabilire una connessione con gli altri attori, ma non preoccupatevi ci penserà la nostra protagonista a sistemare le cose. Il classico ragazzo bello ma antipatico per cui la protagonista si prende una sbandata, nonostante lui la tratti come uno malata contagiosa. Le cose non migliorano nella trama del presente, c'è lei che cerca di evitare lui e sino alla fine non si capisce perché si siano lasciati ne perché lei
lo odi così tanto. Ma non è che lei lo odi, no, perché è ancora attratta da lui, ovvio no? Ma poi il libro è pieno di vari stereotipi, dalla ragazza bella che per recitare ha offerto prestazioni sessuali alla ragazza con i capelli corti che è sicuramente lesbica perché si sa' che solo loro li tengono così. Per di più per fare legare i due protagonisti l'autrice inventa i peggio esercizi di recitazione come ad esempio "rivelarsi dei segreti a vicenda" oppure "ricopiare l'uno le azioni dell'altro", ma dico, cosa costa andare a vedere una lezione di recitazione? Non si usa più fare ricerca sul tema che si vuole trattare? E' caduta in disuso la pratica del cercare informazioni? E dire che nel ventunesimo con internet e smartphone non dovrebbe essere difficile. L'unica parte salvabile, credo che sia un capitolo, è quando parla dell'importanza dell'arte e degli artisti. Questo discorso si può applicare davvero a tanti campi, anzi in generale a tutti gli studi umanistici che vengono sempre più svalutati e ritenuti meno utili di quelli scientifici. Avrei preferito che la Rayven si fosse concentrata maggiormente sul teatro e meno sui problemi adolescenziali. Mi chiedo come sia possibile scrivere 400 pagine di nulla assoluto, un tira e molla tra due bambocci, dialoghi inutili e personaggi così simpatici da far venire un eczema.
fantasia del lettore, le cose vengono spiegate per filo e per segno, lei si comporta così perché, lui si comporta così perché, ma alla fine è solo un escamotage per evitare di approfondire psicologicamente il personaggio, per dare il contentino al lettore della serie: "ecco perché si comportano così, adesso torna a concentrarti sui pettorali di Ethan".
Già nei primi capitoli, senza andare troppo avanti, troviamo un bellissimo esempio di "Io sono diversa dalle altre ragazze" perché lei è pura e casta mentre le altre indossano gioielli e si truccano, anzi le loro facce sono "imbrattate di make-up". La prima parte della storia è tutta così lei che è diversa ma che cerca di entrare nel gruppo "facendo la scimmia come gli altri". Inizia anche a fumare perché "lo facevano tutti", ottimo no? Potrebbero utilizzarlo come slogan pubblicitario: accenditi una sigaretta e fatti degli amici! Ah, quasi dimenticavo lei legge anche romanzi classici! Una ragazza che paragona le altre ragazze ad uccelli esotici, legge anche i classici. La nostra protagonista ha anche un diario a cui si rivolge con "Caro Diario...", roba da seconda elementare. Lui invece è tenebroso, enigmatico, geniale, e diversamente dalla protagonista non fa niente per farsi accettare dal gruppo, anzi disprezza lei, giustamente, perché fa la scema con gli altri. Ethan ha un problema sul palco, non riesce a stabilire una connessione con gli altri attori, ma non preoccupatevi ci penserà la nostra protagonista a sistemare le cose. Il classico ragazzo bello ma antipatico per cui la protagonista si prende una sbandata, nonostante lui la tratti come uno malata contagiosa. Le cose non migliorano nella trama del presente, c'è lei che cerca di evitare lui e sino alla fine non si capisce perché si siano lasciati ne perché lei
lo odi così tanto. Ma non è che lei lo odi, no, perché è ancora attratta da lui, ovvio no? Ma poi il libro è pieno di vari stereotipi, dalla ragazza bella che per recitare ha offerto prestazioni sessuali alla ragazza con i capelli corti che è sicuramente lesbica perché si sa' che solo loro li tengono così. Per di più per fare legare i due protagonisti l'autrice inventa i peggio esercizi di recitazione come ad esempio "rivelarsi dei segreti a vicenda" oppure "ricopiare l'uno le azioni dell'altro", ma dico, cosa costa andare a vedere una lezione di recitazione? Non si usa più fare ricerca sul tema che si vuole trattare? E' caduta in disuso la pratica del cercare informazioni? E dire che nel ventunesimo con internet e smartphone non dovrebbe essere difficile. L'unica parte salvabile, credo che sia un capitolo, è quando parla dell'importanza dell'arte e degli artisti. Questo discorso si può applicare davvero a tanti campi, anzi in generale a tutti gli studi umanistici che vengono sempre più svalutati e ritenuti meno utili di quelli scientifici. Avrei preferito che la Rayven si fosse concentrata maggiormente sul teatro e meno sui problemi adolescenziali. Mi chiedo come sia possibile scrivere 400 pagine di nulla assoluto, un tira e molla tra due bambocci, dialoghi inutili e personaggi così simpatici da far venire un eczema.
Questo libro non è che l'ennesima fantasia di una scrittrice, lei, ragazza perfetta, pura e casta, che ha un talento immenso in un'area di suo interesse, che si innamora perdutamente del figo e tenebroso di turno con il quale si metterà eventualmente insieme.
Ma del resto che cosa potevo aspettarmi da una scrittrice che dice apertamente di avere un canguro come amico immaginario?
Voto: 3/10
Terribile questo libro, l'ho bocciatissimo anche io! Pubblicherò la recensione lunedì.. bleah!
RispondiEliminaSono molto curiosa di leggerla ^_^
EliminaAhia, un altro commento iper negativo!
RispondiEliminaMi sa che a questo punto lascio perdere.. Anche se sotto sotto ancora mi incuriosisce un pò!
ps.: la storia del canguro non la sapevo ahahah
La storia del canguro l'ho trovata nelle cinque righe di biografia presenti sul sito dell'autrice xD
EliminaNon mi sono dovuta impegnare troppo per trovare una cosa del genere!
Ciao, bella recensione *-*
RispondiEliminaIo avevo tanto sentito parlare di questo libro, ma alla fine non è che mi sia piaciuto particolarmente (trovi la mia recensione qui c: ) … Non so, l’ho trovato abbastanza gnocco e poco originale, anche se per fortuna Cassandra è finalmente una protagonista un po’ tosta e diversa dalle solite sovreccitate a cui siamo abituati ahah
Un libro carino, insomma, ma non direi il capolavoro che mi aspettavo, purtroppo.
Un saluto :3,
Rainy