domenica 26 gennaio 2014

Recensione di "Io amo un vampiro" di Abigail Gibbs

Ho deciso di postare prima questa recensione e poi quella del primo libro. 
Innanzitutto perché mentre il primo libro l'ho letto diverso tempo fa e  per scrivere una recensione dovrei riprenderlo in mano, questo libro invece è diciamo "più fresco" nella mia già abbastanza scadente memoria.
Ho appresso recentemente che non è solo una mia impressione che il primo libro di questa serie finisca come se mancassero delle pagine, avevo chiesto in libreria se non fosse un errore di stampa, ma la casa editrice ha veramente diviso il libro a metà per allungare il brodo.
Comunque io ho notato diverse differenze tra la prima metà "A cena col vampiro" e la seconda metà "Io amo un vampiro".
Ma questo ve lo spiegherò più avanti.
Titolo: Io amo un vampiro
Autore: Abigail Gibbs
Pubblicato in Gran Bretagna nel 2012
Pubblicato in Italia nel 2013
Genere: urban fantasy / young adult
Casa editrice: Fabbri Editori
Lingua originale: inglese
Trama: In questa seconda parte del romanzo di Abigail Gibbs troviamo Violet che affronta le conseguenze della sua scelta. Ormai è deciso dovrà diventare un vampiro, le uniche domande sono il quando lo diventerà e chi sarà a trasformarla. Nel frattempo a Palazzo si ritrova da sola, solo Kaspar è dalla sua parte, anche quelli che prima sono stati gentili con lei le hanno voltato le spalle. Dovrà sopravvivere con le proprio forze mentre nella corte ci sono diversi scompigli lei dovrà capire chi è e quale è il suo destino.
L'autore: Abigail Gibbs nasce nel Devon, Inghilterra. Ha diciannove anni e studia letteratura inglese alla Oxford University Il primo libro da lei pubblicato è "Dinner with a vampire" il primo della serie Dark Heroine, che in Italia è stato diviso in due libro "A cena col vampiro" e "Io amo un vampiro". Successivamente è stato pubblicato anche il seguito, Autumn Rose, che racconta la storia della prima delle Dark Heroine, Autumn Rose appunto.
Recensione: Prima di tutto devo specificare che non mi è piaciuto per niente il fatto che la casa editrice abbia tagliato a metà il romanzo, la fine del primo mi ha proprio infastidito e mi ha infastidito ancora di più il fatto che la maggior parte degli avvenimenti accadesse nel secondo libro.
Se il primo poco poco mi era piaciuto, non l'ho adorato ma ho letto libri peggiori, il secondo mi ha fatto proprio venire l'emicrania.
Partiamo dalla trama, alla fine del primo libro leggiamo che Violet torna indietro a Palazzo sebbene avesse avuto l'occasione di darsela a gambe, perché? Perché è una ragazzina idiota con una grave sindrome di Stoccolma e un istinto di sopravvivenza praticamente nullo!
Il suo comportamento è senza senso, è ostaggio di una famiglia di vampiri-assassini e lei non solo non sembra terrorizzata ma ha anche un atteggiamento arrogante e avventato nei loro confronti, un comportamento del tutto irreale, nessuno sano di mente avrebbe fatto così in una situazione del genere.
Ma che dico, non è stato solo il comportamento di Violet, ma tutti i personaggi, dal primo all'ultimo, hanno fatto le scelte più stupide e insensate. Dal padre di Kaspar, che prendeva decisioni alla belle meglio, a Kaspar stesso, che se poco poco mi stava simpatico in questo libro l'ho odiato, è diventato un pappamolle senza spina dorsale talmente stucchevole nei confronti di Violet (si innamora di lei da un momento all'altro) da farmi venire una gastrite. Per non parlare di Fabian che nel primo libro è tutto innamorato di Violet, senza accorgersi dei dei sentimenti che la sorella di Kaspar prova per lui, mentre qui non solo odia la protagonista ma sembra follemente innamorato della sorella dell'amico.
La storia è ambientata nell'Inghilterra dei nostri giorni ma a quanto pare in questo libro si viene a sapere dell'esistenza di altri mondi/universi che però non vengono approfonditi, e di altre specie oltre ai vampiri e agli umani, neanche queste vengono approfondite.
Lo stile della scrittrice non è male, la scrittura e scorrevole e si capisce quello che scrive, anche se non ha senso. Una cosa che mi ha infastidita è stata proprio la mancanza di descrizioni, la scrittrice si è concentrata completamente sui due protagonisti, lancia una bomba come "esistono altri universi ed altre specie" per poi tornare sulla coppia, e il lettore resta lì fermo impalato che legge freneticamente le altre pagine per saperne di più su quei mondi e sugli altri popoli ma non trova niente e resta a bocca asciutta beccandosi in compenso altro zucchero dalla coppia tormentata.
La storia tra i due poi per i miei gusti è troppo alla Romeo e Giulietta, una coppia tormentata, le famiglie che si odiano reciprocamente, e il loro grande amore, la loro confusione, ma almeno sono molto attivi, ogni due per tre stanno amoreggiando tranquillamente, in camera, nel corridoio, in sala da pranzo, in cucina, nello studio, nel giardino.
E anche se non dovrebbero farsi beccare insieme sembra che ce la mettano tutta per farsi vedere, addirittura pomiciano nel giardino di fronte alla casa, dove li vedono tutti e dico proprio tutti.
Questo secondo romanzo mi ha proprio innervosito, secondo me la scrittrice si è lasciata prendere dalla foga di scrivere le scene romantiche dimenticandosi che attorno deve costruirci una storia.
Non credo che leggerò il continuo di questa saga, ne ho fin sopra i capelli di Kaspar e Violet, e mi dedicherò a letture che fanno più per me.
Cercherò di postare presto anche la recensione di "A cena col vampiro" per farvi vedere meglio quanto siano differenti tra di loro i due libri, perché se questa scrittrice aveva iniziato bene è presto affondata, e il tutto nello stesso libro.
Un peccato perché come ho già detto il suo stile non è male, riesce a rendere bene i pensieri di Kaspar e Violet, il problema è che anche se resi bene, e a volte sia riuscita a strapparmi qualche sorriso, la storia non ha un senso.
Voto: 4/10

2 commenti:

  1. Ho scoperto recentemente che questa è una saga, (se così si può definire) pensavo fosse un autoconclusivo ^__^0
    Di solito aborro le storie con vampiri (specie se trattano amori impossibili tra vampiri e umani), e da quanto leggo, di questo salvo giusto la copertina, che a differenza di certe schifezze viste ultimamente è carina.

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    Risposte
    1. Purtroppo credo che questi siano solo i primi libri di una lunga lunghissima saga ù_ù
      Ti dirò che a me le storie sui vampiri non mi fanno impazzire, sono fedelissima alla versione di Bram Stocker e i libri che sono usciti in seguito a Twilight (quest'ultimo compreso) non mi sono piaciuti granché, quelli carini ci sono e ogni tanto me ne capita uno ma in generale li trovo sempre gli stessi :3
      Se non fosse per il colore la copertina di questo libro sarebbe perfetta ;) io non vado matta per il rosa shocking e lo trovo troppo eccessivo!

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